Malta, l’isola di miele: un viaggio incentive tra storia, cibo e tradizione

Malta, l’isola di miele: un viaggio incentive tra storia, cibo e tradizione

Malta, l’isola di miele. Lo rivela anche il suo nome, legato fin dall’antichità a questo prodotto benefico. L’apicultura è una risorsa dell’economia locale praticata fin dai tempi dei fenici. Un assaggio di miele, o di uno dei piatti tradizionali in cui viene impiegato, vi faranno scoprire uno dei sapori più autentici e vivere una delle esperienze più dolci.

 C’era una volta, e c’è ancora, l’isola di miele. Un nome senza dubbio stuzzicante che potrebbe perfino evocare scenari da fiaba, eppure quest’isola esiste e tutti noi la conosciamo come Malta. Spettinata dal vento del Mediterraneo, eternamente baciata dal sole. Un arcipelago che mantiene viva la sua tradizione millenaria senza dimenticare di guardare al futuro: terra di miti come quello legato alla ninfa Calipso, di templi megalitici, di culture diverse che nel corso dei secoli si sono mescolate tra loro e che, ancora oggi, definiscono l’identità di questo Paese.

Ma in tutto ciò, che cosa c’entra il ‘miele’? Per scoprirlo bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare all’epoca degli antichi greci. Furono proprio loro a scegliere il nome ‘Μελίτη’ (Melitē), per questo luogo magico. La dolcezza, quella che questo popolo sperimentò sbarcando sull’isola. Il panorama che si presentò davanti agli occhi dei greci era colmo di fiori profumati e le padrone di casa erano delle piccole api nere endemiche che gioiosamente raccoglievano i pollini. Un ronzio unico, che tuttora si può ascoltare magari passeggiando per le campagne di Gozo.
Da qui, insomma, la nascita di questa simpatica denominazione che mutò poi in ‘Melita’ in epoca romana.
Il miele rappresenta una colonna portante per queste isole…e non soltanto perché è buono e perché grazie alle sue proprietà naturali è un’ottima medicina. L’apicoltura è un tassello dell’economia locale e secondo quanto si tramanda, viene praticata fin dal periodo in cui i Fenici introdussero quest’arte in loco. La qualità del prodotto è caratteristica e vale la pena assaggiarlo cercando tra i sapori più autentici che si possono scovare nei mercati di Malta e Gozo.

Miele e curiosità

Il dolce gusto del miele  contribuisce a raccontare  l’essenza dell’isola. Ecco qualche curiosità, in primis quella relativa al raccolto che, fino al 1950 avveniva in un’unica soluzione il 26 luglio, in occasione della festa di Sant’Anna.
Il millefiori, il miele di timo selvatico (localmente conosciuto come ghasel tas-saghtar) e quello di eucalipto sono le varietà più diffuse e vengono largamente sfruttate anche in molte ricette tradizionali, a volte accostate al formaggio di capra e altre ancora questo nettare aureo colora dolci e biscotti. Durante il periodo di Natale, per esempio, si preparano i qaghaq ta’ l-ghasel, anelli di pasta al miele ripieni di un impasto di melassa; mentre in primavera ci si può deliziare con le Sfineg ta’ San Guzepp ripiene di ricotta e immerse nel miele, proprio come le Sfince di San Giuseppe siciliane.

Scoprire Malta attraverso il Miele

Visitare Malta è una continua esperienza e può rivelare piacevoli sorprese. Tante le attività a cui dedicarsi giunti a destinazione, alcune delle quali vedono il miele protagonista. Si tratta di vere e proprie chicche da prendere in considerazione per arricchire un team building o come piacevoli intervalli all’interno del programma di una convention. Un relax zuccherino che consente di conoscere l’isola attraverso le sue usanze, attraverso il cibo degli dèi.  È possibile strutturare una degustazione e, perché no, divertirsi con una cooking class durante la quale cimentarsi nella preparazione di dessert ovviamente a base di miele maltese. Anche il business può avere il suo lato…dolce!

 

Per informazioni:

Diana Tammaro – Marketing Executive diana.tammaro@visitmalta.com

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