Malta, la dolcezza del miele nel Dna dell’isola

Malta, la dolcezza del miele nel Dna dell’isola

Il miele è uno degli elementi che meglio descrivono l’animo di Malta. Una tradizione che si perde nei secoli si declina oggi in attività dove mettersi in gioco in prima persona, per un team building a base di dolcezza e sapori unici tutti da sperimentare.

Lo chiamano il nettare degli dèi, una colata d’oro dalle tonalità ambrate e un profumo che solletica le papille ancora prima di sfiorarle. È il miele uno dei gioielli della gastronomia maltese, pregiato e di qualità si arricchisce con sfumature speziate che ne esaltano il sapore. Fin dai tempi più antichi, Malta ne produce una varietà caratterizzata da un retrogusto di timo e limone diffusa in tutti gli empori dell’arcipelago.
La tradizione del miele si perde nei secoli, basti pensare che già nel 1300, raccontando del periodo successivo all’attacco del popolo arabo, il geografo Al Himyari descriveva l’isola come ‘visitata da coloro che raccolgono il miele, perché lì è quanto di più comune vi si trovi’. E ancora, in un documento del 1536 che riporta la firma del cavaliere francese Jean Quintin d’Autun, si parlava del miele di Malta elogiandone le doti ‘in quanto le api lo producono dal timo, dalle viole e da altri fiori’.

Non è dunque difficile comprendere il motivo per cui si usa spesso il soprannome ‘Isola di miele’, ma c’è di più. Sebbene la parola maltese per questo alimento sia għasel, pare che il nome Malta abbia in sé questo dolce significato in quanto derivazione dal greco Μελίτη (Melitē) latinizzato poi in Melita. Il paesaggio fiorito e la presenza di piccole api endemiche sono il punto di partenza per dar vita a questa deliziosa tradizione. Utile in cucina, ma non soltanto, il miele è stato la medicina dei nostri nonni, è un dolcificante a basso tasso glicemico e ovviamente è anche buonissimo.

Miele e sostenibilità per un team building a base di sapori locali

In termini naturalistici tutto l’arcipelago offre tantissimo. Se a questo si aggiungono le specialità mangerecce a base di prodotti locali, inutile specificare come numerose siano le attività da organizzare nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.
Si tratta di idee perfette da declinare per l’organizzazione di un team building, finalmente lontani dal pc e dallo stress da smart working, ci si può immergere in piacevoli avventure da vivere e assaggiare. Si può, per esempio, scoprire il segreto della produzione del miele ascoltando la spiegazione degli esperti o ancora apprendere informazioni utili sulla fauna. I più golosi non possono invece rinunciare alle degustazioni per sperimentare tutte le tipologie di miele o addirittura indossare il grembiule e cimentarsi nelle cooking class. Cosa si impara? A cucinare i dolci tipici a base di miele come il Pan Pepato, immancabile sulle tavole aristocratiche di secoli fa, e i qaghaq ta’ l-ghasel, anelli di pasta al miele ripieni di un impasto di melassa, tripudio di dolcezza. E per trovare delle ricette simili a quelle italiane, non resta che preparare le Sfineg ta’ San Guzepp, ripiene di ricotta e immerse poi nel miele. Si tratta di un qualcosa di molto vicino alle Sfince di San Giuseppe che si fanno in Sicilia, terra di cui Malta ben conosce le influenze. La tavola del resto, si sa, unisce. Per tale ragione, queste occasioni di aggregazione costituiscono un ottimo spunto per chi desiderasse trasformare un momento aziendale in un vero e proprio evento per godere delle delicate note di gusto dell’arcipelago.

Il volto eco-friendly dell’arcipelago

Il volto di Malta è sempre più green, e l’offerta pone piena attenzione alle soluzioni eco-friendly. Lo si nota nella scelta dei materiali per costruire e arredare gli hotel, nei menù gourmet a chilometro zero e nella mobilità che sfrutta veicoli elettrici o biciclette. Le attività con cui Malta sorprende i visitatori sono a loro volta rispettose del territorio: si può andare a cavallo lasciandosi spettinare dal vento, trascorrere una giornata in una bakery inebriati dall’aroma del pane fragrante o in una tenuta vinicola tra i piaceri di Bacco, o magari rigenerarsi fisicamente e mentalmente in un bosco per un concetto di ‘wellness detox’ da abbracciare a 360 gradi. A ciascuno il suo, un’opportunità per uscire dai classici schemi del business travel ‘in giacca e cravatta’ e indossare piuttosto un abito nuovo: la libertà.

 

Per info:

Ester Tamasi – Direttore Italia

Federica de Marco – Marketing Executive

federica.demarco@visitmalta.com