Sono gli abitanti a rendere unica una destinazione, trasmettendone i valori, condividendone tradizioni e costumi, emozionando con racconti di vita e accogliendo con la genuina ospitalità di chi un territorio lo vive e può raccontarlo da protagonista.
Il team di MiMalta lo sa bene ed è per questo che ha condotto Humans of MICE al cuore di un’esperienza ad alto tasso “local” a Mdina, insieme ai suoi alfieri Douglas Barbaro-Sant, Managing Partner, e Claudia Cassar, Director.
L’esperienza a Mdina inizia varcando l’arco d’ingresso e immergendosi in un’atmosfera cristallizzata nella storia, ora voltandosi verso una carrozza ed il suo inconfondibile rumore di zoccoli del cavallo a passeggio, ora fermandosi dinanzi le piccole e caratteristiche porte rosse, ora scorgendo l’ingresso di un laboratorio di lavorazione del vetro, ora entrando in quella che fu l’originaria cattedrale di Malta, San Paolo, intravedendone però all’ingresso una tipica cabina telefonica londinese in netta antitesi stilistica, ma proprio per questo fortemente identitaria.
Camminando per i vicoli e fermandosi a fotografarne gli angoli caratteristici, Douglas e Claudia hanno mantenuto il segreto fino alla soglia di una porticina apparentemente uguale alle molte incastonate nella tipica pietra calcarea, ma custode di un’esperienza tra le più significative in un tour maltese.
© Alessia di Raimondo
Ad aprire la porta Antonio. Lui, maltese ma siciliano di cuore, di Malta ne porta i geni nel DNA e ne trasferisce storia e curiosità nei panni di guida turistica e primo narratore della vita locale. Antonio, insieme a MiMalta, è lieto di accogliere piccoli gruppetti (max 10 pax) nelle stanze della sua casa maltese che è scrigno di memorie fotografiche e cimeli raccolti negli anni costruendo il suo racconto personale nella quotidianità maltese
Nella cucina di Antonio, dove anche le pareti parlano di Malta attraverso quadri e decori ricchi di narrazione, una tavola imbandita e il caffè sul fuoco accolgono gli ospiti per una pausa caffè lontana dalle proposte commerciali, bensì come a casa di amici.
Douglas dà il benvenuto a nome di MiMalta e Antonio, suo amico da 30 anni, serve il caffè mentre ci si accomoda a tavola tra tipicità locali che meritano una attenta spiegazione prima di gustarne i sapori della tradizione, a partire dai pastizzi, farina e acqua con un tocco di burro, servito o con la ricotta o con piselli, ed un dolce, inizialmente nato per Natale e oggi annuale, che profuma di miele ed erbe.
© Alessia di Raimondo
Prima di andare via, Antonio non dimentica di mostrare fiero i suoi abiti che indossa durante le feste medievali che rendono nota l’isola oltre l’isola e ricorda di passare da lui in un prossimo soggiorno a Malta, perché la sua casa è aperta ai visitatori anche per pernottamenti fuori dalle comuni rotte commerciali.
Guest Post by Alessia Di Raimondo | Humans of MICE
Per informazioni:
Diana Tammaro – Marketing Executive diana.tammaro@visitmalta.com
Seguici sul nostro canale ufficiale LinkedIn